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Articolo del 02/11/2023

SINDROME METABOLICA: CHE COS’E’ E COME SI CURA?

La sindrome metabolica è una condizione clinica caratterizzata dalla presenza contemporanea di almeno tre condizioni tra obesità addominale, ipertensione arteriosa, iperglicemia e dislipidemia. Tali condizioni, tra loro associate, concorrono nell’aumentare, nella persona affetta, il rischio di malattia cardiovascolare.

Approfondiamo l’argomento con il Prof. Petramala, medico internista in Arsbiomedica.

Sindrome metabolica: quali sono i sintomi?

La sindrome metabolica non sempre provoca segni evidenti, anzi decorre spesso in modo completamente asintomatica, ma in alcune circostanze possono emergere manifestazioni legate ad altri disturbi come elevati valori pressori e l’iperglicemia. Nel caso dell’ipertensione, i sintomi possono comprendere mal di testa, e vertigini, mentre per l’iperglicemia potrebbero manifestarsi sintomi come poliuria, e polidipsia e calo ponderale. A volte i sintomi invece sono correlati all’aumentato grasso viscerale, che favorisce affanno e dispnea per sforzi di moderata entità, e disturbi del sonno, come il russamento.

Quali sono le cause?

Il principale fattore di rischio per la sindrome metabolica è il sovrappeso: maggiore è l’eccesso di peso, maggiori sono le possibilità di sviluppare questa condizione. L’eccesso di tessuto adiposo, specialmente concentrato nella zona addominale (obesità centrale), favorisce lo sviluppo di iperinsulinemia e insulino-resistenza, che provocano di conseguenza uno squilibrio nel metabolismo del glucosio e dei trigliceridi.

Questa condizione è spesso correlata ad ulteriori modificazioni riguardanti un incrementato stress ossidativo, un persistente stato infiammatorio ed alterazioni a livello del sistema coagulativo nel sangue. Inoltre, tutte queste alterazioni sono sia indice della presenza, anche asintomatica, di una sottostante sindrome metabolica, sia essi stesso fattori di rischio che contribuiscono al peggioramento della sindrome metabolica.

Altre condizioni che sembrano svolgere un ruolo significativo nello sviluppo di questa patologia, e che sono ancora oggetto di studio e ricerca, sono:

  • Fegato grasso, caratterizzato dall’accumulo di trigliceridi e altri grassi nel fegato;
  • Sindrome dell’ovaio policistico, che si manifesta con una tendenza alla formazione di cisti nelle ovaie, associate ad importanti alterazioni metaboliche;
  • Calcolosi delle vie biliari;
  • Problemi respiratori durante il sonno.

Il rischio di sviluppare la sindrome metabolica aumenta con l’avanzare dell’età ed è spesso una diretta conseguenza di uno stile di vita non salutare.

La diagnosi della sindrome metabolica

Il National Cholesterol Education Program (NCEP) Adult Treatment Panel III (ATPIII), in collaborazione con l’America Heart Association e il National Heart Lung Blood Institute, ha definito la sindrome metabolica come la presenza contemporanea di almeno tre dei seguenti fattori di rischio o condizioni:

  • Pressione sanguigna arteriosa superiore a 130/85 mmHg
  • Trigliceridi a digiuno superiori a 150 mg/dl
  • Glicemia a digiuno superiore a 110 mg/dl (100 mg/dl secondo l’American Diabetes Association)
  • Colesterolo HDL inferiore a 40 mg/dl negli uomini o a 50 mg/dl nelle donne
  • Circonferenza addominale superiore a 102 centimetri (40 pollici) negli uomini o a 88 centimetri (35 pollici) nelle donne

È importante notare che questa classificazione identifica dei soggetti ad alto rischio cardiovascolare coloro che non sono francamente diabetici, ipertesi o dislipidemici, ma in cui molteplici alterazioni pressorie e metaboliche concorrono a far incrementare significativamente il rischio cardiovascolare.

Recentemente i criteri diagnostici sono stati revisionati, ed è stata sottolineata l’importanza dell’obesità addominale (ad esempio nei caucasici ≥ 94 cm negli uomini e ≥ 80 cm nelle donne) come condicio sine qua non per la definizione di Sindrome Metabolica, a cui si associano almeno altri 2 parametri.

Comprendere i valori da monitorare è cruciale poiché rappresentano fattori di rischio importanti per problemi cardiaci.

Sindrome metabolica: come si cura?

Il trattamento della sindrome metabolica si basa principalmente sulla modifica ra?dello stile di vita, concentrandosi sull’adozione di una dieta sana, sull’aumento dell’attività fisica e sulla gestione del peso corporeo in caso di sovrappeso.

L’esercizio fisico regolare, anche a intensità moderata, aiuta a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue, a ridurre la resistenza all’insulina e i livelli di trigliceridi, nonché a aumentare il colesterolo HDL e ridurre il colesterolo LDL. Favorisce anche il controllo della pressione sanguigna elevata e contribuisce alla perdita di peso, specialmente nella regione addominale. Non è necessario impegnarsi in attività fisiche estenuanti; semplici cambiamenti come l’uso delle scale anziché dell’ascensore e una camminata sostenuta di circa 10 minuti, da tre a sei volte a settimana, possono essere sufficienti.

L’esercizio fisico deve essere accompagnato da modifiche dell’alimentazione, che includono una riduzione dell’assunzione di zuccheri, grassi, sodio e colesterolo. La dieta dovrebbe favorire il consumo regolare di frutta, verdura, legumi e cereali integrali ricchi di fibre e limitare il consumo di carni rosse, latticini, formaggi e insaccati ad alto contenuto di grassi e colesterolo. È consigliabile limitare l’assunzione di zuccheri, dolci e bevande zuccherate, e preferire il pane integrale rispetto a quello bianco. Inoltre, si raccomanda di limitare o evitare del tutto l’assunzione di alcol e di smettere di fumare.

Se queste misure non sono sufficienti, il medico potrebbe prescrivere farmaci per gestire la pressione sanguigna elevata, ridurre il colesterolo e i trigliceridi o controllare i livelli di zucchero nel sangue, in base alle specifiche anomalie riscontrate rispetto ai valori di riferimento.

Il metodo più efficace per prevenire la sindrome metabolica è l’adozione di uno stile di vita sano, che implica il controllo del peso, l’attività fisica e l’adozione di una dieta equilibrata per mantenere sotto controllo la pressione sanguigna, i livelli di colesterolo e di zucchero nel sangue. Un approccio sano alla vita comprende anche un consumo moderato di alcol e l’astensione dal fumo.

 

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