dolore cervicale e schiena

Articolo del 28/05/2025

Il dolori cervicale e il mal di schiena non sono solo fastidi passeggeri: per molti rappresentano un vero ostacolo nella vita quotidiana, nel lavoro e nel riposo. Secondo le statistiche, si tratta di disturbi che colpiscono oltre l’80% della popolazione adulta almeno una volta nella vita, con un impatto crescente anche tra i giovani, complice la sedentarietà, l’uso prolungato di dispositivi elettronici e le posture scorrette.

Spesso si tende a sottovalutare questi dolori, cercando sollievo con rimedi temporanei, come antidolorifici o fisioterapia.
Ma quando il dolore cervicale e di schiena persistono, si irradia agli arti, o peggiorano nel tempo, potrebbero nascondere una causa strutturale che richiede un approfondimento diagnostico. In questi casi, la TAC osteoarticolare, può diventare uno strumento fondamentale per una diagnosi precisa e tempestiva.

Ne parliamo con il Dott. Nicolò Rumi, medico radiologo presso la clinica Arsbiomedica, specializzata in diagnostica avanzata.

Dottor Rumi, quanto sono frequenti oggi i disturbi a carico della colonna vertebrale?
Sono estremamente comuni. Il mal di schiena lombare e il dolore cervicale colpiscono milioni di persone ogni anno. Le cause sono molteplici: postura scorretta, vita sedentaria, stress, ma anche traumi e patologie degenerative. In molti casi i sintomi sono transitori, ma quando persistono o si aggravano, è necessario approfondire con esami diagnostici.


In quali casi si consiglia di eseguire una TAC della colonna?

La TAC viene indicata quando si sospettano fratture, crolli vertebrali su base osteoporotica, lesioni ossee, artrosi avanzata, ernie discali o stenosi del canale vertebrale. La TAC è uno strumento fondamentale per una precisa valutazione dello stato delle vertebre e delle strutture circostanti, soprattutto quando la radiografia non è sufficiente o l’RMN è controindicata.

Ci sono segnali da non sottovalutare, che dovrebbero portare a fare una TAC?

Assolutamente sì. Dolori persistenti da oltre 3-4 settimane, formicolii o perdita di forza agli arti, difficoltà nei movimenti, o dolore acuto dopo un trauma sono campanelli d’allarme. In questi casi, la TAC permette di ottenere rapidamente un’immagine dettagliata, per una diagnosi tempestiva, fornendo informazioni indispensabili allo specialista per il successivo iter terapeutico.

Quali sono i vantaggi di eseguire la TAC alla clinica ArsbioMedica?

In ArsbioMedica grazie alla tecnologia della nostra TAC dual-energy 512 strati di ultima generazione, ad alta risoluzione, che consente una diagnosi rapida e accurata con dose di radiazioni ridotta. Inoltre grazie al sistema MAR e la tecnica DECT la nostra TAC permette di ottenere immagini con la riduzione degli artefatti da metallo nei pazienti operati e identificare l’edema osseo post-traumatico. L’accesso è diretto, anche senza attese, e i pazienti possono contare su un team di multidisciplinare di specialisti che ogni giorno collaborano tra di loro per diagnosi sempre più precise e trattamenti sempre più mirati e completi.

TAC o Risonanza Magnetica? Come si sceglie l’esame giusto?

Dipende dal tipo di sospetto clinico. La TAC è particolarmente indicata per studiare l’osso, le fratture, programmare un planning pre-operatorio o ulteriori alterazioni osteostrutturali degenerative o sospette. La risonanza magnetica, invece, è più indicata per lo studio dei dischi intervertebrali, del midollo e radici nervose e delle strutture circostanti. In alcuni casi è necessario eseguire entrambi, in tempi diversi, per una valutazione completa.

Qual è il consiglio che darebbe a chi convive con dolori alla schiena o alla cervicale?

Non bisogna mai ignorare il dolore persistente, soprattutto se peggiora o limita le attività quotidiane. Prima si individua la causa, prima si può intervenire con trattamenti efficaci. La TAC della colonna cervicale, dorsale o lombo-sacrale può davvero fare la differenza, soprattutto con macchinari di ultima generazione e in mani esperte.

Potrebbe interessarti