
Articolo del 21/06/2023
La risonanza magnetica è una metodica diagnostica non invasiva che utilizza radiazioni elettromagnetiche (innocue per l’organismo) che, elaborate da un computer, forniscono un’immagine su vari piani del corpo umano.
Approfondiamo l’argomento con il Dott. Vallati, medico radiologo dell’ArsBioMedica.
Che cos’è la risonanza magnetica?
“La risonanza magnetica, spiega il Dottor Vallati, è una tecnica di diagnostica per immagini relativamente recente utilizzata a partire dagli anni 80. Nata originariamente per studiare il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale), in seguito la sua applicazione si è estesa a tutte le sedi anatomiche e alle diverse patologie.
È una tecnica multiplanare, che acquisisce direttamente le immagini in tre dimensioni e che sfrutta processi biochimici. La ricostruzione delle immagini è in funzione del legame biochimico delle molecole, basandosi sulla struttura della materia. Questo comporta un’altissima risoluzione di contrasto delle immagini, che consente di cogliere formazioni anatomiche strutturalmente diverse, ad esempio il muscolo e il tendine, la cartilagine e l’osso. In questo modo diventa possibile rappresentare strutture completamente diverse sulla stessa immagine, contrariamente a quanto avviene con la TAC.
È uno strumento non invasivo, né dal punto di vista dell’energia che utilizza, poiché non si avvale di radiazioni, né dal punto di vista dell’esecuzione dell’esame, poiché anche in caso di ricorso alla somministrazione del mezzo di contrasto questo ha un potere allergizzante molto basso e sicuramente inferiore a quello utilizzato con la TAC.
In ArsBioMedica grazie alle disponibilità di tecnologie di ultima generazione utilizziamo questa metodica in ambito neurologico, ortopedico, urologico, gastroenterologico, cardiaco e traumatologico.”
Sono previste norme di preparazione?
“Non è prevista alcuna norma di preparazione a meno che non sia prevista la somministrazione di un mezzo di contrasto. L’unico accorgimento richiesto al paziente è quello di togliersi eventuali accessori o indumenti contenenti parti metalliche (orologi, cinture, scarpe gioielli)”.
Come si svolge la risonanza magnetica?
Per essere sottoposto alla risonanza magnetica il paziente, con indosso un camice fornito dal personale, è invitato a posizionarsi su un lettino scorrevole che viene inserito all’interno di un cilindro cavo, aperto a entrambe le estremità, costituito da un potente magnete dentro cui vengono irradiati fasci di onde radio.
Al paziente viene chiesto di restare fermo e rilassato per tutta la durata dell’esame, mentre il lettino scorre avanti e indietro per consentire l’analisi della parte del settore del corpo interessato da parte dei macchinari.
Il segnale ottenuto è elaborato da un computer che visualizza sul video un’immagine che può essere ulteriormente elaborata e fotografata su pellicole radiografiche.
La risonanza magnetica è un esame doloroso o pericoloso?
“La risonanza magnetica è un’indagine sicura e del tutto innocua per l’organismo umano.
L’assenza di radiazioni ionizzanti la rende particolarmente adatta anche per la ripetizione di esami a breve distanza di tempo. Ci sono casi però in cui questo esame non può essere effettuato.
In particolare, quando si è in presenza di: impianti/dispositivi ferromagnetici protesi metalliche valvolari/vascolari o pacemaker, schegge metalliche mobili e claustrofobia.”, continua il medico.
Durata della risonanza magnetica
La durata della risonanza magnetica varia a seconda delle parti del corpo che devono essere esaminate. In genere si può andare dai circa 20 minuti necessari per uno studio del cranio, ai 60 minuti necessari per studi più complessi o distretti multipli.
Nel caso di esame di lunga durata al paziente è concesso di sgranchirsi tra una sequenza e l’altra.
Controindicazioni alla risonanza magnetica
La risonanza magnetica è un esame innocuo ma non può essere effettuata su pazienti portatori di protesi metalliche valvolari, o vascolari, o schegge metalliche mobili, o in pazienti sofferenti di claustrofobia.
In pazienti portatori di protesi metalliche fisse (es. d’anca, o ginocchio) o chiodi e viti per frattura o protesi dentarie per ortodonzia, la possibilità di esecuzione dell’esame è legata alla parte del corpo da studiare (che deve essere necessariamente lontana dalle protesi che disturbano l’immagine) e ai materiali di cui è composta la protesi.
Per le pazienti in stato di gravidanza l’esame è sconsigliato nei primi tre mesi e in ogni caso deve essere eseguito solo dietro precisa indicazione specialistica (ad esempio per la valutazione di fratture del bacino ove l’esame radiografico è controindicato).
Recenti sviluppi e prospettive future
Le macchine utilizzate per la risonanza magnetica hanno subito negli ultimi anni un rapido sviluppo, che ha consentito l’allargamento del campo di applicazione della metodica diagnostica.
L’utilizzo della RM per patologie cardiologiche e gastroenterologiche, ad esempio, è reso possibile solo dalle apparecchiature più recenti e ad alto campo magnetico, che consentono di eseguire esami completi in tempi significativamente ridotti, con sequenze di immagine ottenibili con tecnica a respiro sospeso’, che supera il problema dei movimenti involontari, quali sono ad esempio la peristalsi intestinale, il battito cardiaco o la stessa attività respiratoria, aprendo così nuovi orizzonti di applicazione clinica a organi e apparati prima difficilmente studiabili.
La risonanza magnetica oggi trova così applicazione alternativa a esami più invasivi. Lo studio delle vie biliari, ad esempio, oggi si affronta con la colangioRM in via del tutto non invasiva in sostituzione, in fase diagnostica, degli studi endoscopici, più aggressivi e meno tollerati dai pazienti.
Risonanza magnetica in ArsBiomedica: tecnologia di ultima generazione e massimo comfort per il paziente
Nel campo dell’imaging diagnostico, la risonanza a nostra disposizione rappresenta tra le macchine ad alto campo magnetico il top di gamma, pensato per garantire un alto livello di prestazioni e nel contempo un elevato comfort al paziente.
“La Risonanza Magnetica in ArsBioMedica con un campo magnetico da 3 tesla è in grado di unire capacità diagnostiche di ultima generazione con spazio e comfort ai massimi livelli. I tempi di scansione sono rapidi, gli esami veloci, con una qualità d’immagine ad alta risoluzione. I risultati sono immediati.
La tecnologia di cui è dotata consente di semplificare e accelerare i flussi di lavoro, aumentando il comfort del paziente, e offrendo un’altissima risoluzione delle immagini, elemento questo fondamentale ai fini di una diagnosi precisa e accurata.
Le alte prestazioni e l’intelligenza artificiale garantiscono un’immagine ad alta definizione in tempi ridotti dell’esecuzione dell’esame e un maggior comfort per il paziente grazie a bobine leggerissime, un tunnel più grande e un rumore più contenuto.
L’apparecchio sfrutta le tecniche di Intelligenza Artificiale anche per il miglioramento della qualità dell’immagine grazie ad un algoritmo basato su rete neurale sviluppato per eliminare la granulosità e gli artefatti dalle immagini, incrementare la capacità di vedere dettagli anche molto piccoli e ridurre i tempi d’esame, per una migliore visualizzazione delle strutture anatomiche, una diagnosi più accurata ed una esperienza più confortevole per il paziente.
“La nostra apparecchiatura di assoluta avanguardia – conclude il Dott. Vallati – è la testimonianza del fondamentale contributo che la scienza e la tecnologia possono fornire per la diagnosi e l’assistenza ai pazienti.”