
Articolo del 27/11/2025
La TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) è uno degli esami più utilizzati nella diagnostica per immagini. Ma cosa significa esattamente e quando viene prescritta?
Ne parliamo con il Dottor Luca Pugliese, medico radiologo della clinica Arsbiomedica
Che cos’è una TAC?
La TAC è un esame medico che utilizza radiazioni ionizzanti per acquisire informazioni dall’interno del corpo.
Grazie a un avanzato sistema computerizzato di elaborazione dei dati, queste informazioni vengono trasformate in immagini digitali molto dettagliate, utili ai medici per studiare organi, tessuti, ossa e vasi sanguigni.
È uno strumento estremamente versatile: può essere prescritto, ad esempio, per analizzare il cervello, i polmoni, il cuore e l’intero distretto addominale — dal fegato al pancreas, dalla milza ai reni.
La TAC è indicata anche per lo studio dei vasi sanguigni, incluse l’aorta toraco-addominale e le arterie coronariche, nonché per valutare ossa, muscoli e apparato scheletrico in generale.
In quali casi viene prescritto l’esame Tac più spesso?
L’esame TAC non è un semplice controllo di routine: viene richiesto quando il medico ha bisogno di ottenere una visione chiara e approfondita per:
- Diagnosticare patologie importanti;
- Valutare l’estensione di un problema;
- Pianificare un trattamento o un intervento;
- Monitorare l’evoluzione di una malattia;
- Analizzare traumi o condizioni acute;
Tutte situazioni in cui una normale radiografia o un’ecografia non forniscono informazioni sufficienti.
Quanto conta l’esperienza del radiologo?
La medicina moderna ci mette a disposizione macchinari sempre più evoluti, in grado di produrre immagini ad altissima risoluzione. Tuttavia, per quanto siano precise, le immagini da sole non bastano.
Come ci spiega un medico radiologo:
«L’esperienza del radiologo è fondamentale. È lui a leggere le immagini, interpretarle alla luce dei dati clinici del paziente, della sua storia medica e della sintomatologia. Inoltre confronta i risultati con eventuali esami precedenti, per individuare anche le variazioni più sottili nel tempo».
L’occhio esperto del radiologo, unito a un dialogo costante con i medici curanti, resta quindi un elemento insostituibile per la corretta diagnosi.
Perché è importante il confronto con esami precedenti?
Ogni persona è unica e anche il corpo racconta una storia nel tempo. Per questo la TAC spesso viene comparata con immagini precedenti: un passaggio che permette di cogliere cambiamenti che non sarebbero altrimenti evidenti, migliorando l’accuratezza della diagnosi e la sicurezza del paziente.
TAC: un’alleanza tra scienza e competenza
In conclusione, possiamo dire che l’esame TAC rappresenta un perfetto equilibrio tra:
- Tecnologia avanzata, che permette di ottenere immagini precise e dettagliate
- Competenza del radiologo, che le interpreta con attenzione, empatia ed esperienza clinica



