Articolo del 10/03/2023

La TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) è una metodica di diagnostica per immagini che utilizza le radiazioni.

Adoperata fin dall’inizio degli anni 70, soprattutto come TAC cerebrale, è in grado di rappresentare il corpo umano in sezioni (tomografia) secondo piani assiali, cioè con tagli trasversali dalla testa ai piedi. Il tubo radiogeno, l’elemento che emette i raggi X, ruota attorno al paziente, che sta sdraiato su un lettino che si muove orizzontalmente (TAC spirale)

In Ars BioMedica vengono usate macchine a spirale multistrato a 128 canali, che permettono di ottenere contemporaneamente l’immagine sezioni del corpo per ogni rotazione del tubo radiogeno, che dura mezzo secondo. Viene ottenuta quindi l’immagine di volumi cospicui in tempi brevissimi. Strati tanto sottili e rappresentati in tempi tanto brevi permettono un dettaglio molto preciso delle immagini ottenute, eliminando i disturbi causati ad esempio dalle pulsazioni del cuore o alla respirazione. Il computer, poi, ricostruisce le immagini in tre dimensioni, in modo istantaneo.

Inoltre, l’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale consente la riduzione della dose radiogena e un’ottimizzazione del flusso di lavoro grazie alla semplicità e agli automatismi nelle diverse fasi dell’esame.

Approfondiamo l’argomento con il Dott. Vallati, medico radiologo dell’ArsBio Medica.

A cosa serve la TAC?

Il campo di applicazione della TAC è molto ampio: si va dal campo neurologico a quello scheletrico, toracico, addominale, oncologico di ogni distretto, ginecologico, vascolare, cardiaco e traumatologico. Con la TAC spirale multistrato è possibile visualizzare molto bene non solo gli organi interni del corpo umano, ma anche le arterie e le vene, in quanto si possono eliminare gli artefatti da movimento.

Talvolta, la TAC può essere adoperata in combinazione con la risonanza magnetica: i due esami forniscono infatti in molti casi informazioni complementari. Molto spesso viene prescritta in seconda istanza dopo l’ecografia, per ottenere ulteriori informazioni utili alla diagnosi.

Come viene eseguita la TAC?

Il paziente viene fatto accomodare sul lettino e viene invitato a rimanere immobile per tutta la durata dell’esame. Intorno a lui ruota un tubo che emette i raggi X; le radiazioni attraversano il corpo del paziente, vengono convertite in segnali elettrici e infine trasformate in immagini su diversi piani dello spazio grazie a software dedicati.

La TAC con somministrazione di mezzo di contrasto

Spesso quando viene eseguita la TAC si utilizza un mezzo di contrasto iodato per via endovenosa, soprattutto per la TAC dell’addome, del torace, del cuore o dei vasi. In questo caso è necessario il digiuno per qualche ora e vengono generalmente prescritti alcuni esami del sangue, per essere sicuri ad esempio che la funzionalità renale sia conservata. L’impiego del contrasto provoca il rischio, seppur molto basso, di allergie.

Come si svolge la TAC con mezzo di contrasto?

Il macchinario utilizzato per la TAC ha la forma di una grande lavatrice completamente aperta al cui interno scorre il lettino mobile. Il paziente viene fatto sdraiare supino sul lettino mobile con la testa adagiata su un poggiatesta in caso di esame alla testa o alla colonna cervicale. Nell’ipotesi di TAC dorsale o lombare non sarà presente il poggiatesta e le braccia saranno raccolte sopra la testa. Per ottenere immagini di qualità, è necessario che il paziente resti immobile per tutta la durata dell’esame.

Una volta sdraiato sul lettino, il paziente è introdotto in un tubo radiogeno che emette raggi X e gli ruota intorno continuamente, il lettino si muove in modo orizzontale in modo da consentire l’acquisizione di immagini di molte sezioni del corpo.

Quali pazienti possono sottoporsi all’esame?

La TAC comporta l’uso di radiazioni elevate e per questa specifica ragione deve essere limitata nei bambini e non è consigliata alle donne in gravidanza.

La TAC con mezzo di contrasto è dolorosa o pericolosa?

L’esame è completamente indolore. Il paziente potrà percepire una sensazione di calore in seguito all’iniezione del farmaco per via endovenosa.

Quali sono le controindicazioni?

Non vi sono particolari controindicazioni nell’esecuzione della TAC. È comunque una metodica d’esame che utilizza radiazioni ionizzanti, pertanto alle donne in gravidanza o ai soggetti pediatrici viene prescritto solo se strettamente necessario. L’utilizzo del mezzo di contrasto può essere controindicato nel caso di precedente reazione allergica ai mezzi di contrasto, insufficienza renale, grave insufficienza cardiaca e altre condizioni rare.

TC in ARSBIOMEDICA: Meno radiazioni ed esami più rapidi

“In Arsbiomedica disponiamo di un tomografo computerizzato di ultima generazione con applicazioni di intelligenza artificiale che si traducono in vantaggi concreti per i pazienti: su tutti, la diminuzione della dose di radiazioni erogate e la riduzione del rischio di errori nel flusso di lavoro anche grazie a un innovativo sistema di auto posizionamento del corpo durante l’esame.”

Nel dettaglio, il tomografo progettato dalla General Electric Healthcare è caratterizzato da un detettore d’immagine a conversione digitale diretta che, oltre a offrire un’elevata risoluzione spaziale, permette di effettuare esami più veloci (utili nel caso di indagini total body, con paziente in apnea, politraumatizzati, pediatrici o non collaboranti).

Grazie all’uso di specifici algoritmi, inoltre, a queste qualità si aggiunge la capacità di ridurre la dose di radiazioni erogate al paziente mediamente dell’82% rispetto a un esame Tac convenzionale: un vantaggio significativo soprattutto per i pazienti più fragili e per chi deve ripetere controlli TC molto ravvicinati.

Alla qualità e versatilità della Tac, dotata di elevata risoluzione spaziale, si aggiunge la disponibilità di un sistema di centraggio – basato su telecamera tridimensionale e algoritmi di intelligenza artificiale – che garantiscono e soprattutto standardizzano il miglior e più rapido posizionamento possibile per ciascun singolo paziente e quindi assicurano la miglior qualità di immagine e la minor dose possibile di radiazioni. Si realizza un ulteriore passo nella direzione della medicina personalizzata e di precisione” spiega il Dott. Vallati.

Potrebbe interessarti